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Il latte industriale

  • Scritto da Valerio Boni
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In queste poche righe, vi racconterò qual è la filiera del latte a livello industriale, cioè come si produce quel latte che troviamo al supermercato e nelle rivendite alimentari. Negli allevamenti da latte, si usa la razza frisona originaria della regione Frisia tra Germania e Paesi Bassi e attualmente incrociata con la frisona canadese più grande di taglia e più produttiva. Le vitelle femmine all’eta di circa due anni partoriscono per la prima volta e iniziano la carriera produttiva che dura mediamente 4 -5 anni.

Non riescono a vivere di più, perché normalmente a quell’età hanno problemi di fegato e quindi vanno al macello come vacche a fine carriera. Ciò è dovuto al fatto che la loro alimentazione è altamente proteica per soddisfare la forte spinta genetica della frisona a produrre 50-60 litri di latte al giorno. Questo comporta una produzione di letame ad alto contenuto di azoto che risulta di difficile gestione a livello agricolo poiché se gestito male crea un inquinamento del suolo. Perché accade ciò? Il latte è un prodotto che deve essere lavorato dalle centrali industriali prima di essere immesso sul mercato e pertanto c’è una corsa ad aumentare le produzioni perché i prezzi scendono e per aumentare gli introiti degli allevatori schiacciati da questo sistema.

Una vacca ha un ciclo di vita che in allevamento non spinto arriva tranquillamente a 8-9 anni e non presentano quasi mai problemi di fegato se alimentate correttamente ma loro produzione “sana” al massimo nei migliori casi si aggira sui 25 litri al giorno. La mungitura negli allevamenti avviene due volte, al mattino e alla sera. Il camion cisterna della centrale passa una volta al giorno a ritirare il latte. Questo viene poi raccolto in cisterne, pastorizzato, omogeinizzato e quindi imbottigliato. Il latte che noi compriamo è quindi un prodotto ben lontano dal latte di mucca così come lo fa la natura ed è spesso causa di problemi di intolleranza generati non tanto dal latte stesso ma dal modo con cui viene prodotto e manipolato. Se infatti si assaggia il vero latte appena munto si scopre che ha un sapore estremamente diverso da quello che noi conosciamo.

Valerio Boni

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